Natale 2018. Di solito, con l’approssimarsi della fine di un anno, si è portati a fare un bilancio su vari aspetti della propria vita, accompagnandolo con i buoni propositi.
UN ESAME DI COSCIENZA.
Anche il podista, indipendentemente dal suo grado di competitività, dovrebbe sottoporsi a questa particolare “esame di coscienza”, con l’intento di migliorare, nel 2019, se non le proprie prestazioni, almeno quelle motivazioni che lo spingano a continuare a vestire le scarpe da running con costanza. Di solito, le due cose vanno di pari passo.
Se vi sentite in forma per la corsa di Natale, ecco la Babbo Running.
LETTERINE A BABBO NATALE.
Immaginiamoci allora di dover scrivere a Babbo Natale, identificandoci in una di queste categorie. Chissà che non finisca per esaudirci.
- IL PIGRO: Caro Babbo Natale, lo so. Lo scorso anno ti ho scritto le stesse cose. Eppure, nel 2018, dopo le prime uscite, ho iniziato a trovare le scuse più disparate. “Fa freddo”, “Fa caldo”, “Non ho tempo”, “Non ho voglia”, “Vado stasera”, “Vado domani”, con il risultato che, conti alla mano, le mie uscite sono drasticamente diminuite e il girovita aumentato. Mi impegno, allora, ad essere più serio, investendo sulla mia salute.
- IL COMPETITIVO: Spettabile Santa Claus. Sono quello malato di tabelle, ripetute, allenamenti, fartlek. Quello che se per caso fa il lento in 5’01” invece di 5’00” al km rimane di cattivo umore tutto il giorno. Sono quello con l’ansia da prestazione, colui che scambia una normale tapasciata domenicale nella gara della vita. Fammi riassaporare il sano gusto del correre, senza guardare il maledetto cronometro, ma facendomi concentrare solo sulla bellezza della corsa. Poi, certo, se dovesse scapparci qualche record personale, ben venga. Ma senza farne una malattia.
- IL FASHION: Caro Babbo, a me della corsa interessa poco o niente. L’importante è apparire. Voglio avere tutto firmato, alla moda. Sono quello che corre in estate con la felpa fashion e in inverno con i pantaloncini griffati. M’interessa che la gente dica “che invidia quello, che è sempre vestito perfettamente”. Ok, lo so. Solo apparenza e niente sostanza. Perciò, ti chiedo di aiutarmi a prendere più seriamente questo hobby, pensando al giovamento fisico che ne trarrò. Scusa, ma quel cappellino rosso che indossi è firmato?
- LO SCONSIDERATO: Gentile Santa, io sono una specie di Iron Man. Non ho bisogno di fare visite specialistiche per andare a correre. Basta la mia sensazione. Come dici? E’ rischioso visto che ho superato gli anta? Non ti preoccupare, che a me non capita nulla. Certo, ogni tanto sento dei dolorini strani, ma non ci faccio caso. Che saranno mai? Cosa stai dicendo? Che c’è gente che facendo così ha avuto seri problemi? Vabbè, forse mi conviene fare quella famosa visita d’idoneità. Te lo prometto. Almeno ti tranquillizzi…
Il giochino potrebbe continuare. Vi siete ritrovati in uno di questi ritratti? Auguri podistici.
P.S. Se volete mettere la testa a posto e iniziare a correre, cliccate qui.