Perché non riusciamo a perdere grasso nella zona addominale? Spesso fare attività fisica non basta, dobbiamo partire dalla nutrizione.
L’importanza dell’attività fisica
Come già detto, camminare a passo sostenuto è utilissimo, molto più della corsa.
Uno studio italiano condotto dalla Clinica Pediatrica dell’Università di Verona e pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism ha dimostrato che camminare a ritmo costante di 4 km/h consente di bruciare il maggior numero di calorie derivanti dal grasso.
Ce ne sono tante e spesso non riescono davvero a perdere peso in alcun modo, nemmeno svolgendo una regolare attività fisica.
L’obesità viscerale e insulino-resistenza
Queste persone sono affette da quella che viene definita obesità viscerale, perché il grasso è localizzato quasi esclusivamente nella cavità addominale.
Esiste infatti una relazione tra obesità viscerale e insulino-resistenza, ovvero quando le cellule sono meno sensibili all’azione dell’insulina.
Ed è proprio l’insulino-resistenza il motivo per cui queste persone, nonostante gli sforzi (dieta e attività fisica), non riescono a perdere grasso, anzi, continuano ad accumularne sempre più sull’addome.
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Cosa fare?
Per prima cosa consultate il vostro medico, che nel caso vi farà sottoporre a due esami: curva glicemica e una insulinemica.
Sulla base dei risultati, deciderà come agire.
In molti casi, è sufficiente un integratore a base di curcumina e piperina. L’assunzione combinata di questi prodotti, infatti, esalta le potenzialità dei singoli principi attivi, perché:
- ha una funzione antiossidante
- ha una funzione antinfiammatoria
- supporta la funzionalità gastro-enterica ed epatica
Tutte queste azioni aiutano a bruciare il grasso in eccesso nella cavità addominale, senza ricorrere ai farmaci o a diete troppo restrittive.
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