Vacanze alternative? “Buongiorno, vi è rimasta una cella libera?”.
Altro che hotel a quattro e cinque stelle, villaggi, animazione, “baby dance”, “il coccodrillo come fa”, “gioco aperitivo” e chi più ne ha più ne metta.
VACANZE ALTERNATIVE.
Gli italiani, da qualche anno, hanno scoperto un metodo alternativo per trascorrere le proprie vacanze alternative. Lontano dalla gente, dallo stress, dal rumore che, ogni giorno, ci innervosisce, alterando il nostro sistema nervoso.
Insomma, prima di scrivere, anche sui pacchetti viaggio “nuoce alla salute”, ecco la soluzione: una bella vacanza in convento.
Cliccate qui per avere informazioni sui luoghi più gettonati.
UTILE E DILETTEVOLE.
Dove unire “l’utile al dilettevole”, ovvero alla tranquillità rigenerativa anche una personale ricerca spirituale. Immersi nel silenzio, accompagnati da autentici paradisi della natura.
D’estate (ma non solo) eremi, conventi, santuari, monasteri, luoghi di culto, aprono i loro portoni per accogliere, in semplicità, turisti in cerca di un benessere non solo fisico, ma legato al proprio spirito. Sono posti presenti in tutta Italia, che offrono uno stile alternativo a chi deve lottare, quotidianamente, con l’orologio.
Oltretutto, senza l’obbligo di partecipare, “forzatamente”, alle funzioni religiose di chi ospita. Se lo si vuole fare, bene, altrimenti uno può semplicemente godersi la pace. Amen.
UNA DIMENSIONE UMANA.
Certo, sarebbe un peccato non provare a condividere la vita, spesso modesta, di monaci, suore e frati che gioiscono di poco, lavorano con il sorriso sulle labbra, pregano, hanno sempre una parola buona per tutti, senza maldicenze.
Già questo, basterebbe per ritrovare una dimensione “umana”della nostra vita, fatta, invece, di ricerca del benessere materiale, di impegni lavorativi tra uno sbuffo e l’altro, di facce tirate dalla stanchezza, di parole inutili e cattiverie.
Pensate che solo nel nostro paese sono ben 1.600 le strutture pronte ad accogliere, in ogni momento, i turisti, con 123.000 posti letto messi a disposizione.
QUANTO COSTA?
A che costi? A Bose, ad esempio, nella comunità monastica, non sono stabilite tariffe, ma solo contributi volontari e anonimi per le spese.
Oltretutto, alcuni di questi eremi e monasteri offrono, da un punto di vista culturale, molti tesori al turista che vuole “sfamare” la propria sete di sapere, come, ad esempio, le 16 tele di Giorgio Vasari che allieteranno il soggiorno di chi si recherà a Camaldoli.
A questo punto non ci resta che pregare per partire quanto prima.
P.S. Se state cercando altre idee per le vostre mete vacanziere, cliccate qui.